Grotte e scogli

Dino, l’isola calabrese lontana dal turismo di massa

Nella Riviera dei Cedri, lungo la costa tirrenica della Calabria settentrionale, sorge uno dei luoghi più emblematici del territorio: l’Isola di Dino. Situata di fronte al litorale di Praia a Mare, quest’isola calcarea è nota per la presenza di numerose grotte marine e per la varietà della vegetazione. Ancora oggi mantiene un’atmosfera autentica e silenziosa, lontana dalle logiche del turismo di massa.

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Dino, l’isola di fronte al litorale di Praia a Mare nella Riviera dei Cedri | Crediti: DonGatley

Non tutti i luoghi si offrono facilmente allo sguardo. Alcuni, come l’Isola di Dino, vanno conquistati con lentezza e rispetto. Questo piccolo promontorio roccioso che emerge dal blu del Tirreno, di fronte a Praia a Mare, custodisce la sua anima più vera al riparo dalle logiche del turismo di massa. Non ci sono spiagge attrezzate, resort o rumori invadenti. Solo il mare, le rocce scolpite dal tempo e il vento che sfiora le chiome basse della macchia mediterranea.

Dino, l’isola calabrese incontaminata nella Riviera dei Cedri

Questa perla nella Riviera dei Cedri non è un luogo per chi cerca l’intrattenimento a tutti i costi. Qui si viene per ascoltare il mare, osservare il cielo e sentire la forza della natura che, ancora oggi, detta i ritmi di questo piccolo mondo sospeso. L’isola è una delle ultime oasi autentiche della Calabria, il rifugio perfetto per chi desidera riscoprire il piacere della semplicità e della contemplazione.

L’Isola di Dino immersa nel mare blu del Tirreno in Calabria | Crediti: Ingo Kuebler

L’Isola di Dino rappresenta dunque uno dei luoghi più suggestivi e incontaminati della Calabria tirrenica. Le sue coste frastagliate, le grotte naturali e la fitta macchia mediterranea regalano un viaggio naturalistico fuori dal tempo. A differenza di altre località più battute, infatti, quest’area, conserva intatta la sua essenza selvaggia.

Nonostante le dimensioni relativamente contenute, Dino è un piccolo ecosistema completo, in parte preservato dalla limitata presenza umana e dall’assenza di infrastrutture recenti. Non esistono, infatti, ponti, stabilimenti o grandi strutture ricettive: l’accesso avviene solo via mare, il che contribuisce a preservarne il fascino originario.

Parapendio sul mare azzurro dell’Isola di Dino a Praia a Mare | Crediti: Nikoup

Il mare cristallino della riviera riflette la luce in giochi cromatici unici, offrendo uno spettacolo riservato a chi desidera scoprire la Calabria più autentica e discreta. L’Isola di Dino è così un rifugio naturale, perfetto per chi cerca silenzio, natura e un’esperienza lontana dalle rotte più affollate. Approdarvi significa, infatti, immergersi in un silenzio prezioso, interrotto solo dal richiamo dei gabbiani e dallo sciabordio delle onde.

Oggi questo territorio è un luogo da osservare e comprendere nella sua dimensione naturale, immerso tra i colori e i profili del Tirreno calabrese.

Isola di Dino: la geografia e le meraviglie naturali

L’Isola di Dino si estende per circa 50 ettari e si eleva fino a un’altezza massima di 100 metri. Le sue pareti rocciose a picco sul mare e la natura aspra hanno preservato un ambiente incontaminato, popolato da piante della macchia mediterranea come il mirto, il corbezzolo e il lentisco.

Corbezzolo (Arbutus unedo), albero da frutto del Mediterraneo | Crediti: Umberto Ferrando

Il vero tesoro di questo luogo si cela lungo la sua costa: un susseguirsi di grotte marine che l’erosione millenaria ha scolpito nella roccia calcarea. Queste cavità sono infatti tra le più affascinanti di tutta la Calabria e attirano studiosi, appassionati di natura e fotografi da ogni parte del mondo.

Le grotte più famose dell’Isola di Dino

Ai lati di questo posto imperdibile in provincia di Cosenza, il mare ha scolpito nel corso dei millenni una serie di cavità spettacolari. Le grotte marine rappresentano uno degli elementi più affascinanti di questo luogo, offrendo scenari naturali di rara bellezza.

Grotta Azzurra

La Grotta Azzurra è forse la più conosciuta dell’area. Deve il suo nome ai giochi di luce che, filtrando dall’acqua cristallina, tingono l’interno di intense sfumature di blu. L’effetto suggestivo è particolarmente evidente nelle ore centrali della giornata, quando la luce solare si riflette sulla superficie marina creando un’atmosfera magica.

Grotta Azzurra | Crediti: fiore_carmelina (Flickr)

Grotta del Leone

La Grotta del Leone si distingue per una particolare formazione rocciosa che ricorda la sagoma di un leone pronto ad agguantare la preda. È una delle cavità più imponenti e fotografate, grazie alla sua forma naturale che stimola l’immaginazione dei visitatori.

Grotta delle Cascate

La cavità delle Cascate deve il suo nome alla presenza di sottili cascate d’acqua dolce che sgorgano dalle pareti rocciose e si tuffano nel mare. Questo fenomeno naturale crea un ambiente fresco e suggestivo, reso ancora più affascinante dai giochi di luce e dalle ombre che si proiettano sulla superficie interna della grotta.

Grotta delle Sardine

La Grotta delle Sardine richiama alla memoria le grandi quantità di pesce che un tempo popolavano le acque intorno. Sebbene oggi la presenza di banchi di sardine sia meno abbondante, l’ambiente mantiene intatto il suo fascino, offrendo ripari naturali ai piccoli pesci e scenari subacquei di grande interesse.

Isola di Dino e Riviera dei Cedri al tramonto | Crediti: valtercirillo

Flora e fauna dell’isola

La vegetazione del posto è tipica delle aree mediterranee, con una predominanza di arbusti bassi, pini marittimi e specie resistenti ai venti salmastri. Durante il periodo primaverile, questa terra si colora di fiori selvatici, rendendola un luogo di grande bellezza naturale.

Tra le specie vegetali predominanti si trovano il corbezzolo (Arbutus unedo), il mirto (Myrtus communis), il lentisco (Pistacia lentiscus). Inoltre, sono presenti diversi tipi di cisto, piccoli arbusti sempreverdi, e ginestre, che in primavera colorano il paesaggio di bianco, giallo e rosa. La parte sommitale dell’isola, invece, è coperta in gran parte da pini marittimi e lecci, alberi resistenti alla salinità e ai venti forti provenienti dal mare.

Cisto (Cistus) | Crediti: Zeynel Cebeci

Per quanto riguarda la fauna, qui abitano diverse specie di uccelli marini, come il gabbiano reale mediterraneo e il cormorano, che utilizzano le scogliere per nidificare. Sono presenti anche piccoli rettili, come la lucertola campestre (Podarcis siculus), oltre a numerose specie di insetti impollinatori, essenziali per l’ecosistema del luogo. Nelle acque circostanti, ricche di anfratti e grotte, inoltre, si trovano numerose varietà di pesci di scoglio, polpi e ricci di mare, che contribuiscono a mantenere l’equilibrio dell’ambiente marino.

Lucertola campestre (Podarcis siculus) | Crediti: Mariomassone

Origine del nome e prime testimonianze storiche

Il nome Isola di Dino ha origini incerte ma affascinanti. Una delle ipotesi più accreditate è che “Dino” derivi dal greco antico “dina”, che significa “tempesta”, in riferimento ai venti impetuosi e ai moti marini che spesso interessano l’area dello stretto tra Dino e la costa.

Un’altra teoria lega il nome al latino “Tympanum Divinum” (o “Tympanum Divini”), con il significato di Tempio del Divino, suggerendo che l’isola ospitasse, in epoca antica, un luogo sacro dedicato alle divinità pagane protettrici dei naviganti.

Le prime testimonianze storiche concrete risalgono all’epoca greco-romana. Già all’epoca, infatti, era un punto di riferimento naturale per la navigazione lungo la costa tirrenica calabrese. Inoltre, alcuni resti archeologici confermano che fu frequentata anche nel Medioevo, periodo durante il quale vennero edificati alcuni sistemi di difesa, tra cui torri di avvistamento per proteggere la costa dalle incursioni saracene. In particolare, la Torre di Dino, oggi in rovina, testimoniava l’importanza strategica del luogo nei secoli passati.

Isola di Dino (xilografia) | Crediti: Fratelli Treves Editori – Milano, 1893

Come raggiungere l’Isola di Dino

Questa perla del Tirreno è separata dalla terraferma da un breve tratto di mare. Per raggiungere l’isola non esistono ponti né traghetti regolari. Solo piccole imbarcazioni locali, che ogni giorno solcano le acque tranquille per accompagnare chi desidera scoprire questo angolo imperdibile della Riviera dei Cedri. Le imbarcazioni locali partono dal porto turistico o dalla spiaggia di Praia a Mare. Alcuni tour guidati, infine, permettono di avvicinarsi alle grotte e di osservare le scogliere e le insenature che ne caratterizzano il profilo.

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